Qualche giorno fa mi sono imbattuta nel contest indetto dal blog Dolci a gogo “La perla della cucina italiana” sulla preparazione di un piatto tipico regionale classico o rivisitato. Avendo già pubblicato da qualche tempo la mia versione delle Seadas classiche e con la ricotta, che sarebbe stata la ricetta ideale, ero indecisa se partecipare o meno. Ma l’idea di fare altre ricette tipiche era in programma da tempo e così ho pensato di proporre gli “Acciuleddi” un dolce tipico della tradizione sarda, non famoso come la Seada, ma davvero speciale e ho approfittato dell’occasione fornita dal contest per farlo conoscere meglio.
Questo dolce è buonissimo, dal sapore intenso e particolare. L’unico problema è che una volta assaggiato non puoi più fermarti e continui a mangiarlo ripetendoti “giuro è l’ultimo” ma alla fine ti fermi solo quando il vassoio è ormai vuoto, e non lecchi i bordi e le dita, giusto per una questione di pura decenza.
Lo si prepara soprattutto durante il periodo di carnevale, ma spesso e volentieri lo si può trovare anche durante le feste natalizie o nei matrimoni. Ora è facile trovarlo anche nei supermercati ma fatti in caso hanno tutto un altro fascino. La sua versione classica prevede gli Acciuleddi ricoperti di abbondante miele e in alcune zone viene ricoperto con le codette di zucchero colorato.
Io ho preparato questo dolce sia con il miele che con il cioccolato al latte.
- Ingredienti:
- 500 g di farina
- 100 g di strutto a temp. ambiente
- 100 g di zucchero
- 2 uova
- acqua q.b.
- Nella planetaria impastare tuttti gli ingredienti e aggiungere poco alla volta l'acqua, fino a quando l'impasto non avrà raggiunto la giusta consistenza per essere lavorato.
- Tagliare la pasta in tanti pezzi uguali e lavorarli per ottenere dei bastoncini sottili lunghi circa 10 o 15 cm. Prendere un bastoncino, piegarlo a metà e intrecciare le due parti, chiudendo bene le due estremità così da impedire l'apertura della treccia durante la cottura. Ripetete l'operazione con tutti pezzi di pasta.
- Per la cottura, mettere a scaldare una pentola con l'olio e friggere fino a quando non diventano belli dorati.
- In un pentolino a parte scaldare il miele con una scorca d'arancia per qualche minuto e poi immergere gli acciuleddi nel miele.
- Per la copertura al cioccolato al latte, a bagnomaria far sciogliere il cioccolato con un po' di acqua e usare per ricoprire gli Acciuleddi.
(In questa foto le fasi per formare la treccia.)
Vista la stagione propongo di portare in giardino un bel piatto di Acciuleddi e gustarli accompagnati da una bibita ghiacciata. Non sarà di certo la mossa ideale per infilarvi agili e scattanti nel vostro striminzito bikini, ma sicuramente aiuterà a superare meglio la calura estiva.
Con questa ricetta partecipo al contest
Veru says
I churros! Sono uguali 😀
Vera del Fiume says
Ma dai! Non lo sapevo, conosco i churros solo di nome ma non li ho nè mai fatti nè assaggiati. Ora son curiosa e vado a vedermeli
rossella says
Bellissime e buonissime!
Quanti ricordi..il tuo blog é davvero notevole,complimenti
davvero! Secondo me i churros hanno tutt’altra consistenza,
le acciuleddi sono più croccanti! gnam!
Sono una tempiese trapiantata a parigi 🙁
é davvero un piacere leggerti! à presto!
Vera says
Ciao Rossella, grazie per essere passata nel mio blog:) Chissà che meraviglia la vita a Parigi, io abito a 40 km da Tempio!